Agli occhi tirar la zàgola, questi viola, quei nocciola. E poi tiravan su l'amo, ma le lenze s'erano aggrugliate. E così i pescisti plaf nell'acqua. Fangosa, poi.
Achab in sul mare si lancia al cielo, onde adiuvantelo, e la fiocina si protende, duro e puntuto cazzo.
E piegavano i visi a 90° ché non fosser'impiccio i nappi.
Era tutto un fremer di budella, di gran goduria d'avere principiato: più in là più in là staccare quel gancetto finché non arrivano a impedirlo. È fatta è fatta pure questa.
Nel bujo pestone si agitavano centometristi del reggipetto corazzato e perché no imbottito. Chi l'avrebbe mai detto quale metamorfosi di calciatorega e buffi scemi.
Tutto ha un bersaglio. E qui eran tanti i dardi scocchi. La musica c'era. Si fa per gradi, c'è il copione. E né s'inizia prima né si finisce poscia. Poscia, piuttosto, si contano i punti, con delle risatine.
Gli occhi di Simone erano viola cielo, ma lui non ci vedeva e neanche lei. Più in là, sul divano (loro in terra, e in cielo), altri.
Questo fa far la provincia. Non c'è che questo. Si prova si prova anno dopo anno finché ahi! si riesce troppo e ci si ferma. Come i topi che traguardano alla trappola.
Ma mica onde: rigare e tutti sulle sue. Un po' sì, un po' no. Tutti fermi sennò si rovina il giuoco. Nelle feste di Natale ci sono i parenti e chi dubita la tombola la precipita. Allora via, ci piace ci s'emoziona anche se non si va in là del terno (lire 500).
Fa caldo perciò i risultati/minuto sono di più.
E i fattori di regole portano pazienza perché i cavalli correr debbono sennò vien loro l'emùria. Poi basta, in stalla: autoregolamentazione.
Simone a tempo scaduto aveva totalizzato:
-Stadio I: Preliminare
-Stadio II: Tazione di traguardi primi
-Stadio III: Tazione generale
-Stadio IV: Taz. gen. semireciproca.
Poi era finito il lato ed anche il tempo. Niente male, però, erano giunti primi. Ci si alza dolenti e felicemente incompiuti. Destino.